Tasse universitarie: alcune università sono più economiche



Tasse universitarie: alcune università sono più economiche




Le tasse universitarie si compongono di un contributo onnicomprensivo, finalizzato a garantire il buon il funzionamento dell’ateneo, di una tassa regionale per il diritto allo studio, la quale ammonta all’incirca intorno ai 140 euro, e dall’imposta di bollo di 16,00 euro.

La retta universitaria viene rateizzata in due o più rate: la prima da versare all’atto dell’iscrizione insieme alla tassa regionale e all’imposta di bollo e le altre nel corso dell’anno accademico secondo le modalità e i termini previsti dall’ateneo.

I costi.

Il suo ammontare può essere agevolato da sgravi e detrazioni oppure aggravato (per esempio, nel caso in cui si versino le rate oltre i termini prescritti dall’ateneo, oppure, nel caso di iscrizione in qualità di studente “fuori corso”).




Le agevolazioni sull’importo delle tasse universitarie

Tra le agevolazioni sull’importo della retta da versare:

  • Borse di studio. Infatti, essere considerati idonei, anche se non vincitori delle stesse, comporta l’esonero dal versamento delle tasse universitarie.
  • Modello Isee: esso deve essere presentato dallo studente nei termini previsti, in modo che l’università lo possa collocare nella fascia contributiva di appartenenza, in caso contrario esso verrà inserito in quella più elevata.
  • Invalidità superiore al 66 %.
  • Studente lavoratore. 

La scelta dell’ateneo: economici vs costosi.

Uno dei fattori che incide sull’importo della retta universitaria e la scelta dell’università. Generalmente,
in corrispondenza di atenei più prestigiosi si versano rette più elevate, rispetto a quelle meno famose,
Anche se non sempre ciò avviene, come nel caso dell’università di Bari o della Tuscia, le quali pur
occupando i primi posti nella lista degli atenei più importanti dello stivale, le loro rette sono economiche rispetto alle altre.

Gli atenei più economici si collocano nel centro e nel sud-Italia, tra di essi troviamo: Il politecnico delle Marche, l’università Federico II di Napoli, l’università di Cassino, della Calabria, La Tuscia di Viterbo, l’università di Macerata, l’università e l’Aldo Moro di Bari, l’università di Sassari. La loro retta si aggira tra i 500 e i 1000 euro l’anno.

Tra quelli più costosi, vi sono: Il politecnico di Milano, la statale di Milano, l’università di Modena e di Reggio Emilia, Insubria varese-Como, Ca’ Foscari e la IUAV di Venezia, l’università di Pavia e quella di Padova. Le loro rette si orientano tra le 1300-1700 euro l’anno.


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