Un conto offshore è un conto che il cliente apre in una giurisdizione diversa rispetto a quella del proprio paese di residenza. Sono conti che si aprono in banche con sede in paesi o territori esteri: di solito, sono paesi insulari, definiti anche “Paradisi fiscali”, in cui la tassazione fiscale è molto bassa o pari allo 0%.

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Conto offshore e il segreto bnancario

Proprio questo è uno dei motivi per cui vengono molto scelti oltre al fatto che questi conti godono del cosiddetto “segreto bancario”: non vengono comunicati dettagli sulle attività di un conto offshore che restano anonime e non rintracciabili.

Per aprire un conto offshore è necessario recarsi presso la banca di proprio interesse all’estero oppure presso le agenzie specializzate (da queste ultime, si pagheranno anche delle commissioni variabili in base al tipo di conto che si è deciso di aprire) personalmente o tramite il proprio avvocato. Ci si potrà recare anche presso normali banche italiane che prevedano fondi di investimento che, nel caso di movimentazione di grosse somme di capitali, consentano l’apertura di cosiddetti conti correnti cifrati non nominativi (molto simili ai conti offshore).

Il funzionamento dei conti offshore è questo: il conto corrente viene intestato ad una società collegata all’istituto di credito e la somma totale del capitale è un insieme di somme divise fra tutti i clienti dell’istituto bancario. Al singolo cliente viene consegnato un codice che identifica il proprio denaro.

I vantaggi dell’aprire un conto offshore sono:

tassazione bassa o nulla per persone fisiche e società non residenti;
segreto bancario e commerciale;
nessun controllo dei cambi e libertà nella movimentazione di grosse somme di capitali.

Le banche in cui è possibile aprire un conto offshore si trovano in diversi paesi esteri: