Regime forfettario come si calcola il reddito

Chi domanda che cos’è il regime forfettario diciamo che è uno dei regimi fiscali più utilizzato dai neo imprenditori che voglio aprire una nuova partita IVA. Questa tipologia di regime fiscale è stata introdotta con la legge di stabilità 2014 è modificata nel 2018. A differenza di altri regimi fiscali, nel regime fiscale forfettario il reddito viene tassato tramite un coefficiente di redditività a seconda del codice ATECO. Ma come si calcola il reddito di un regime forfettario? In questo articolo andremo a spiegare come si calcola il reddito per questa tipologia di regime fiscale.

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Calcolo reddito regime forfettario

Il calcolo del reddito regime forfettario è davvero molto semplice. Infatti, a differenza del regime
ordinario, il reddito sarà ottenuto applicando ai ricavi e compensi del ciclo produttivo dell’azienda il
coefficiente di redditività e successivamente sarà applicata un’imposta sostitutiva del 15%.

I coefficienti di redditività cambiano a seconda della tipologia del codice ATECO adottato per la propria
attività.

Per capire come calcolare il reddito per il regime forfettario facciamo un esempio pratico. Ipotizziamo che professionista percepisce dei compensi pari a 15 mila euro e durante l’anno ha versato contributi previdenziali pari a 3.000 euro.

Per poter calcolare il reddito imponibile lordo bisognerà effettuare questa semplice operazione matematica: 15.000*78%= 11.700€

Per poter calcolare il reddito imponibile netto bisognerà sottrarre al reddito imponibile lordo i contributi previdenziali: 11.700-3.000= 8.700 euro. Infine, su tale reddito bisognerà applicare l’imposta sostitutiva del 15%. Quindi: 8.700*15%= 1305 euro.

Inoltre, bisogna sottolineare che, coloro che aprono una partita IVA con il regime forfettario, non sono soggetti ad emettere ritenuta d’acconto per i ricavi e i compensi ricevuti dal sostituto d’imposta.

Conviene aprirne una?

Ovviamente per evitare il lavoro nero e per entrare nel mondo lavorativo è consigliato aprire una partita
iva. Chiaramente non entriamo nel merito della tassazione ai piccoli imprenditori e ai grandi
imprenditori, ma partiamo dal presupposto che ogni professionista deve poter giustificare le entrate del
proprio lavoro.