Una delle nuove imposte previste dalla Legge di Bilancio è la sugar tax, una novità per l’Italia ma in vigore già da tempo in oltre 50 Paesi del mondo.

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Imposta che grava sulle bibite gassate

Si tratta, in particolare, di quella imposta che grava sulle bibite gassate e altamente zuccherate e tecnicamente non dovrebbe gravare sulle finanze degli italiani.

La sugar tax entrerà in vigore nel nostro Paese a partire dal primo ottobre 2020 e i contribuenti che saranno tenuti a versarla sono i fabbricanti nazionali e gli importatori di bibite edulcorate (sia con dolcificanti naturali che artificiali).

Questi contribuenti dovranno pagare 10 centesimi al litro sulle bevande già pronte all’uso e 25 centesimi al chilo per i prodotti da utilizzare previa diluizione.

La sugar tax, però, non si applica sulle bevande edulcorate con meno di 25 grammi di zuccheri per litro.

L’obiettivo dichiarato di questa imposta

L’obiettivo dichiarato di questa imposta è quello di disincentivare il consumo di bibite gassate per i rischi per la salute che queste comportano: infatti, nel Regno Unito, grazie alla sugar tax sono stati ridotti i livelli di zucchero in molte bevante (così da evitare la tassazione), favorendo dei miglioramenti nella salute pubblica.

Tuttavia, è anche vero che per gli italiani tale imposta costituirà un peso in termini di spesa. In Italia si stima che gli introiti di questa imposta saranno di circa 175,3 milioni di euro, denaro che, stando alle parole del ministro dell’istruzione, verrà destinato alla scuola.

Secondo uno studio

Secondo uno studio, comunque, a risentirne maggiormente degli effetti della sugar tax saranno soprattutto le persone più povere che, in genere, hanno una maggiore propensione all’acquisto e al consumo di bibite zuccherate a discapito di prodotti più sani (e costosi) come, ad esempio, la frutta.

Inoltre, stando ad un’indagine, gran parte degli italiani ritiene che la sugar tax non abbia il solo obiettivo di ridurre i consumi di bevande zuccherate per migliorare la salute ma sia un modo per lo Stato di generare entrate.