Assegno bancario al coniuge, cosa accade se non si versa



Assegno bancario




Qualora cessino gli effetti civili di un matrimonio, il giudice può stabilire che un coniuge versi all’altro coniuge (che non ha mezzi necessario), l’assegno di mantenimento che, in genere, viene versato con cadenza mensile. Molte sono le domande che ruotano su questo argomento, sena dubbio la più fatta è se l’assegno al coniuge sia detraibile oppure no.

È obbligatorio versare questo assegno al coniuge perché, in base all’art. 570 bis del codice penale, chi non lo versa commette il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare ed incorre in sanzioni, anche molto salate.

Assegno bancario, la multa

È prevista, infatti, una multa fino a 1032 euro e fino ad un anno di carcere. Sanzioni sono previste non solo a chi non versi l’assegno bancario al coniuge ma anche a colui che versa meno di quanto stabilito. Dal 6 aprile 2018, se non si versa l’assegno bancario al coniuge si commette automaticamente reato (mentre prima dell’entrata in vigore dell’articolo 570 bis, era necessario dimostrare l’effettivo stato di bisogno da parte di colui che riceve l’assegno).




Tuttavia, nel caso in cui l’assegno bancario al coniuge non si possa pagare (ad esempio perché il coniuge che dovrebbe versarlo è stato licenziato o non può più lavorare), bisognerà dimostrare la sussistenza di queste cause di impedimento.

Se i fatti corrispondono alla realtà, allora non si sarà puniti.

Chi ha problemi economici, può ricorrere al “Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno”, fondo introdotto con Legge di Bilancio 2016 per coloro che si trovano in difficoltà e con i quali si può ottenere un anticipo dell’assegno di mantenimento da versare al coniuge. Ad ogni modo, in concreto, il coniuge che non riceve l’assegno di mantenimento, può rivolgersi ad un avvocato per richiedere che venga versato (ed eventualmente anche le quote pregresse).

In più, può rivolgersi al datore di lavoro chiedendo che, dal mese successivo, sia il datore di lavoro a pagare l’importo dell’assegno, detraendolo dallo stipendio del coniuge (in questo caso bisognerà allegare la sentenza di divorzio).


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