Un indice azionario è un indicatore costruito considerando uno o più mercati in senso globale. Per fare un esempio l’indice FTSE 100 comprende le 100 società con la più elevata capitalizzazione che sono scambiate sulla borsa di Londra. Sono numerosi gli indici azionari di cui si hanno informazioni regolari, conoscerne le variazioni aiuta tutti coloro che intendono investire in uno specifico mercato. Chiaramente la definizione di un indice chiarisce le precise caratteristiche delle società considerate per calcolarlo; tali caratteristiche possono portare a una modifica delle società quotate che rientrano in un indice nel corso dei mesi.

A cosa servono gli indici azionari
Sostanzialmente conoscere l’andamento di un indice azionario ci permette di avere informazioni sull’andamento di un intero mercato. Quindi chi deve decidere come investire il proprio denaro si può rivolgere a quei mercati che mostrano indici positivi, o che mostrano un trend medio positivo da lungo tempo. Oltre a questo è importante ricordare che è possibile investire direttamente sugli indici azionari. Inoltre alcuni indici di tipo globale aiutano coloro che intendono investire in fondi azionari, che si espongono su un singolo mercato o a livello mondiale. Informazioni quali il rendimento di un indice, il trend degli ultimi mesi, le società che vi rientrano o che ne sono uscite sono il pane quotidiano di coloro che investono in borsa, direttamente o attraverso le quote di un fondo azionario. Ad esempio conoscere il rendimento dell’indice MSCI World risulta essenziale sia per comprendere l’andamento delle principali società a livello planetario, sia come benchmark con cui confrontare l’andamento di un qualsiasi fondo azionario.

Come si investe negli indici azionari
L’investitore oggi può decidere di investire direttamente sull’andamento degli indici azionari. Per farlo si utilizzano ovviamente strumenti derivati, in quanto non esiste una vera e propria negoziazione degli indici stessi. Gli strumenti utilizzabili per la speculazione sull’andamento degli indici si effettua utilizzando i CFD o gli ETF. Questi ultimi sono dei fondi che replicano l’andamento di indici e materie prime. Si tratta di strumenti abbastanza semplici da comprendere, che è possibile negoziare attraverso varie piattaforme disponibili in rete. È importante ricordare che l’andamento degli indici azionari è quello generale di un mercato, quindi tende a presentare estremi meno significativi rispetto all’andamento dei singoli titoli azionari.

Come si “costruisce” un indice azionario
Per comporre un indice azionario è necessario stabilire un criterio, attraverso il quale si costruisce una sorta di portafogli azionario, particolarmente ampio e rappresentativo di un intero mercato. I parametri da considerare possono essere suddivisi in tre differenti tipologie. Per gli indici equally weighted la capitalizzazione delle società presenti nell’indice non ha alcuna rilevanza, i fattori da considerare sono tutti identici per ogni titolo; negli indici price weighted il peso di un titolo all’interno dell’indice è correlata al suo prezzo. Negli indici value weighted invece ci si basa sulla capitalizzazione delle società quotate. È chiaro che ogni tipologia di indice azionario offre caratteristiche specifiche, cui si aggiunge la possibilità di inserire in un indice solo i titoli di una specifica zona geografica o di un singolo settore. Negli ultimi anni stanno nascendo anche indici azionari che si basano nella loro costruzione sulla sostenibilità delle società incluse.

Indici azionari locali o mondiali
Come abbiamo accennato, uno dei criteri utilizzati per la costituzione di un indice azionario riguarda l’ambito territoriale in cui opera una società quotata in borsa. Si possono quindi evidenziare indici che comprendono società quotata in Europa, come ad esempio l’indice FTSE Mib che comprende le 40 principali società italiane, considerate per la loro capitalizzazione. Oppure indici a livello mondiale, come il sopra citato MSCI world.
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