Il crowdfunding è un tipo di finanziamento innovativo che permette di ottenere i capitali necessari per dare vita al proprio progetto imprenditoriale, ad esempio ad una startup.

Infatti con il crowdfunding si può ottenere una piccola cifra da parte di più individui.

Basta semplicemente sottoporre all’attenzione il proprio progetto imprenditoriale (il business plan) su una delle tante piattaforme di crowdfunding.

Se il progetto ha un buon potenziale, allora ci saranno diversi investitori pronti a sostenerlo. Dunque nel crowdfunding ci sono diversi vantaggi perché si possono raccogliere fondi senza alcun costo.

Inoltre il crowdfunding può essere usato come strumento di marketing perché i sostenitori, finanziando il progetto, potrebbero pubblicizzare il prodotto o servizio, anche se non direttamente.

Tuttavia ci sono anche degli svantaggi e dei rischi

Fra gli svantaggi c’è che non sempre è semplice trovare il proprio spazio sulla piattaforma di crowdfunding perché i progetti vengono valutati in maniera molto severa.

Inoltre le piattaforme di crowdfunding impongono un limite di tempo per raccogliere fondi e, se non si riesce a raccoglierli durante il tempo assegnato, tutto il denaro raccolto dovrà essere restituito agli investitori.

Infine, dato che gli investitori sono i principali finanziatori del progetto, può essere che non si sarà più autonomi nelle decisioni (come magari si pensava inizialmente).

Fra i rischi del crowdfunding c’è sicuramente il fatto che la propria idea imprenditoriale può essere copiata da un soggetto che magari avrà più successo.

Supponiamo che con il crowdfunding l’impresa non abbia ottenuto i finanziamenti necessari o magari che sia scaduto il tempo e abbia dovuto restituire tutto il denaro raccolto, allora altri soggetti potrebbero copiare l’idea e, con gli opportuni accorgimenti, ottenere maggiore successo.

Ecco perché il consiglio è sempre quello di proteggere la propria proprietà intellettuale.

Un altro rischio è quello di darsi al crowdfunding senza le opportune conoscenze e quindi sottovalutando costi e gestione, con il rischio anche di violare la legge, senza volerlo, perché non si conosce la disciplina.
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