Può capitare di dimenticarsi del pagamento di un F24 tasse ma è possibile regolarizzare la propria posizione, pagando in ritardo, tramite l’istituto del ravvedimento operoso. In questo caso, però, è chiaro che oltre al pagamento della tassa, saranno previsti degli interessi e delle sanzioni che variano a seconda del ritardo che c’è stato nel pagamento ma che in genere sono del 30% delle somme non versate o versate in ritardo.
Tasse e salto rata
Sono previste sanzioni ridotte al 15% di quanto dovuto nel caso si paghi tempestivamente (cioè entro 90 giorni dalla scadenza).
Tuttavia, sono previste sanzioni ancora più ridotte a seconda delle tempistiche nel pagamento: se ad esempio ci si è dimenticati di pagare un F24 e ci si accorga entro 14 giorni del mancato pagamento, allora si parla di ravvedimento operoso sprint.
Se il ritardo nel pagamento è stato di 30 giorni, si parla di ravvedimento breve. Intermedio sarà il ravvedimento avvenuto entro 90 giorni dalla data di scadenza del pagamento.
Si passa poi a ravvedimenti operosi lunghi (entro 1 anno dalla scadenza), ultra annuali (nel caso sia passato più di un anno dalla scadenza ma sempre entro due anni) ed infine il ravvedimento lunghissimo, nel caso in cui siano passati più di 2 anni dalla scadenza del pagamento dovuto.
Può ricorrere al ravvedimento operoso qualsiasi contribuente ed è consigliabile farlo nel più breve tempo possibile. Per quanto riguarda gli interessi, bisognerà moltiplicare il valore dell’imposta per 0,1% (il tasso di interesse) per i giorni intercorsi dalla scadenza.
A questo punto dividere per 365 e moltiplicare per 100.
Il valore del ravvedimento operoso sarà dato, in definitiva, dalla somma fra l’importo non dovuto, la sanzione e gli interessi appena calcolati.
Per pagarlo si potrà utilizzare:
- un F24 ordinario nel caso di imposte sui redditi, IVA o IRAP
- un F23 nel caso di imposte di registro e tributi indiretti
- un F24 elide per tributi, sanzioni e interessi riferenti a contratti di locazione affitti di beni immobili.
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