La casa è considerata dagli italiani il bene rifugio per eccellenza, quello che a prescindere dalla particolare congiuntura economica e dallo specifico momento storico che si attraversa rappresenta sempre e comunque un punto di riferimento assoluto. Sia per quanto riguarda la famiglia e il suo futuro sviluppo sia come investimento vero e proprio. È infatti possibile mettere a frutto l’appartamento, per esempio affittandolo: si trasformerà così in una fonte di reddito extra.
Il caro vecchio ‘mattone’ insomma, a prescindere dalle oscillazioni che sempre ne caratterizzano il mercato di riferimento, si offre quale soluzione privilegiata nel caso in cui si voglia movimentare il capitale in maniera virtuosa. Certo, bisogna sempre fare tutta una serie di valutazioni nel momento in cui si decide di comprare. Soprattutto perché il più delle volte è necessario intraprendere la strada del mutuo bancario per concretizzare l’acquisto: si tratta di un impegno importante, che influirà su molte decisioni future.
Il primo step è l’accensione di un mutuo bancario
È sempre bene rivolgersi a istituti affidabili, diffidando di quelle offerte stracciate o promozioni sospette che spesso popolano il web. Scegliendo per esempio un mutuo a tasso fisso BPER Banca si potranno affrontare gli anni a venire con la tranquillità di avere le medesime rate, di importo sempre uguale. Diversamente da quanto appena visto in merito al mutuo tasso fisso, ricorrendo al mutuo con tasso variabile viene invece offerta la possibilità di cambiare la tipologia di tasso durante il periodo del mutuo. Questo secondo percorso è senza dubbio più adatto a chi sia sempre pronto a sfruttare l’andamento del mercato.
Un investimento a lungo termine che può diventare fonte di reddito
L’acquisto della casa è un investimento a lungo termine e redditizio. Non soltanto perché in caso di necessità l’immobile può essere venduto, ma anche – e soprattutto – perché può trasformarsi in una fonte di reddito, se si decide di affittarlo. Specie negli ultimi anni, peraltro, il mercato degli affitti ha fatto registrare una costante crescita con i canoni di locazione che sono aumentati. Una tendenza aiutata anche dal fatto che essendo le condizioni di lavoro mediamente più instabili le persone vanno sempre più spesso in cerca di soluzioni abitative di tipo flessibile.
Quando si decide di comprare un bene rifugio come la casa – e dunque concretizzare un movimento di capitale importante – è sempre bene fare mente locale su alcuni elementi essenziali, capaci di orientare la scelta in un senso o in un altro. Tra questi c’è ovviamente la zona in cui insiste l’appartamento, che potrebbe essere il centro storico così come un’elegante periferia in espansione. Saper prevedere gli scenari futuri di un determinato quartiere è dunque un passaggio importante. Ad ogni modo, scegliere di comprare in una grande città e più in generale in contesti urbani ricchi di servizi potrà rappresentare la scelta migliore, sia che l’appartamento sia destinato a restare in famiglia sia che lo si voglia affittare (i maggiori servizi lo renderanno appetibile sul mercato). Volete fare un affare? Scandagliate sempre gli immobili nelle aste giudiziarie: prezzi ribassati e occasioni sono dietro l’angolo.
Quali sono gli altri beni rifugio sui quali è possibile investire
La casa è il bene rifugio preferito dagli italiani, ma quali sono gli altri? Facciamo innanzitutto mente locale sul concetto stesso di bene rifugio, precisando che si tratta di un bene in grado di mantenere intatto il suo valore (oppure incrementarlo) durante le situazioni di crisi e incertezza dei mercati. Ecco perché gli investitori puntano su di loro nei periodi storici più complessi. Oltre agli immobili, sono beni rifugio l’oro e i diamanti: tutti beni tangibili. Senza dimenticare gli strumenti finanziari, i fondi immobiliari e le valute pregiate.
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