Internet offre diverse possibilità di guadagno a chiunque le sappia cogliere. YouTube, la famosa piattaforma di condivisione di video, ad esempio, permette agli youtuber che abbiano più visualizzazioni ai propri video, di ottenere dei guadagni dalle sponsorizzazioni e le inserzioni che i partner potrebbero voler inserire all’interno del video o all’inizio del video.

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Questi guadagni vanno dichiarati

Questi guadagni vanno dichiarati e su di essi bisogna pagare regolarmente le tasse.

Poiché questi guadagni provengono da un’attività economica di tipo abituale (poiché c’è un contratto di pubblicità che paga), lo youtuber dovrà aprire la Partita IVA e scegliere fra regime forfettario e ordinario, a seconda del volume di guadagni ottenuti.

Il regime forfettario può essere scelto per i guadagni non superiori a 65 mila euro, e prevede che si paghi un’imposta sul reddito con aliquota pari al 15% (e pari al 5% per i primi 5 anni di attività).

Inoltre, nel caso di redditi regolari e stabili, lo youtuber dovrà gestire anche il carico legato all’IVA.

È molto importante dichiarare le entrate

È molto importante dichiarare le entrate quando si opera su YouTube per evitare di essere accusati di evasione fiscale, come è successo ad un celebre youtuber italiano che, fra l’altro, aveva dichiarato i guadagni ma, nella dichiarazione dei redditi, li ha inseriti fra i redditi diversi (quindi come redditi commerciali occasionali) e non fra i redditi professionali (cioè stabili e regolari).

Quindi è fondamentale, quando l’attività diventa continuativa, abituale e cioè stabile, dichiarare i guadagni percepiti dall’attività pubblicitaria all’interno dei redditi professionali.

Nel caso ci sia una contestazione da parte dell’IVA, lo youtuber può rimettersi in regola tramite un ravvedimento operoso, pagando un differenziale con sanzioni ridotte.

Questo vale nel caso in cui la dichiarazione sia stata presentata dallo youtuber. Se non c’è contestazione IVA, invece, si può aprire una posizione IVA e regolarizzare gli anni pregressi in forma agevolata.