Prendere casa in affitto può esser conveniente, sempre se si comprendono le tasse per l’affitto casa da corrispondere. Infatti, in corrispondenza di un contratto o l’altro, si ha bisogno di rimanere sotto una certa soglia, soprattutto per quanto riguarda il canone di locazione.
Infatti, è bene comprendere che è presente un valore minimo del canone di locazione per un qualunque affitto casa. Per fare in modo che non ci sia un accertamento fiscale automatico da parte dell’agenzia delle entrate, è necessario rispettare la soglia annua e non superarla.
Solitamente, questo riguarda tutti gli immobili abitativi e all’interno di categorie catastali. Oggi, il legislatore fiscale provvede a definire un valore annuo del canone che occuperà almeno il 10% del valore catastale complessivo. Vediamo nello specifico come poter rimanere sotto la soglia annua e quali sono le specifiche legislative specificate fino ad oggi.
Affitto casa e soglia annua
È presente anche un altro tipo di valore può esser calcolato con il canone di locazione ed il valore catastatale. Nello specifico, viene puntualizzato dalla legge che, per quanto riguarda gli affitti, “[…] non sono sottoposti a rettifica il valore o il corrispettivo degli immobili, iscritti in catasto con attribuzione di rendita, dichiarato in misura non inferiore, per i terreni, a settantacinque volte il reddito dominicale risultante in catasto e, per i fabbricati, a cento volte il reddito risultante in catasto […]”
Detto questo, è bene considerare qual è la soglia annua da rispettare e come poter rimanere sotto tale soglia rispetto al tipo di immobile (o anche il terreno) con cui si ha a che fare. Naturalmente, un esperto di settore come un commercialista potrà consigliare qual è la miglior procedura da adottare in questo senso.
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