Prendere in affitto casa comporta obblighi specifici da rispettare, come il pagamento di imposte quali imposta di bollo o imposta di registro, ma anche rispettare un contratto che verrà stipulato fra il proprietario e il futuro abitante.

Ma ci sono agevolazioni per l’affittuario? In alcuni casi potrebbe esser possibile usufruirne. Vediamo nello specifico come poter richiedere agevolazioni economiche nel caso che si abbia a che fare con un affitto casa.

Come richiedere agevolazioni per l’affitto casa

Se ci si sta chiedendo se si può usufruire di effettive agevolazioni economiche da affittuario, la risposta è si. In base al tipo di contratto stipulato o in casi in cui le condizioni d’affitto risultino disagevoli (a causa di terremoti, malfunzionamenti interni della casa in questione, difficoltà economiche, etc.), si può “approfittare” di agevolazioni specifiche garanti dai comuni in cui si risiede.

Nello specifico, se si ha a che fare con contratti di locazione a canone concordato, si potrà godere di agevolazioni determinate dai comuni in questione. Da considerare che questi comuni sono solitamente luoghi ad alta densità di popolazione. In concreto, con il contratto a canone concordato si avrà una riduzione dell’IRPEF del 30% (l’imposta di registro sarà conseguentemente del 70%).

Invece, con la cedolare secca si avrà una riduzione che solitamente corrisponderà al 21%. Tale cedolare permetterà di sostituire imposte comuni per l’affitto casa (imposte di registro, imposte di bollo) sul contratto di locazione.

Ovviamente, per ottenere agevolazioni sarà opportuno specificare nella dichiarazione dei redditi il comune in cui si abita, gli estremi per registrare il contratto d’affitto casa e l’anno in cui si presenterà la denuncia IMU (da presentare entro il 30 giungo dell’anno a venire). Così facendo si potranno richiedere agevolazioni fiscali da affittuario, sempre se si risiede nei comuni che le offrono.