Prestito per possessori partita iva i documenti da presentare

Per chiunque decide di intraprendere una carriera come lavoratore autonomo, è necessario avere a propria disposizione una Partita IVA. Tramite ciò, si può aver accesso alla creazione di una propria azienda. Ovviamente, per coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 5000 euro, questo tipo di titolarità non è necessaria.
Decidere di essere un lavoratore autonomo non è però facile: non essendo subordinato si deve infatti far fronte a molte sfide, che spesso richiedono la presenza di un capitale da investire e magari ottenere un prestito per lavoratori autonomi. Come fare in questi casi?

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Partita IVA: come convincere la banca

La prima cosa che si deve mette in conto quando si decide di chiedere un prestito ad una banca è essere capaci di fornire delle garanzie. Normalmente, nel caso di lavoro subordinato, la busta paga è più che sufficiente ma il discorso diventa più complesso nel caso in cui il lavoratore è autonomo.

Questi infatti, non percependo uno stipendio fisso, potrebbe presentarsi come un caso più “rischioso” per un istituto di credito. La prova di ciò sta per esempio nel fatto che fino a pochi anni fa era molto difficile ottenere prestiti in questi casi.

Oggi fortunatamente la situazione è cambiata: molte delle manovre finanziarie degli ultimi anni hanno cercato proprio di favorire investimenti nella creazione di proprie aziende, facilitando così anche le condizioni in materia di prestiti.

E’ quindi questo il motivo per cui i documenti di cui vi parleremo tra poco devono essere tesi a dimostrare la vostra affidabilità.

I documenti necessari

La scelta dell’istituto bancario è ovviamente liberamente fatta dal titolare della partita IVA, che può confrontare e capire quali sono le soluzioni più adatte alle sue necessità.

E’ questo il motivo per cui, probabilmente, i documenti che vengono richiesti possono variare di banca in banca. In linea generale possiamo dire che è richiesto a tutti il 730 della propria azienda o in alternativa il Modello Unico; i documenti di riconoscimento del titolare dell’azienda (carta di identità); codice fiscale.

Dopo ciò, basterà aspettare generalmente alcuni giorni e, nel caso di riscontro positivo, la banca provvederà all’accredito nel modo in cui si preferisce.