Purtroppo, i casi di malasanità in Italia sono molto frequenti: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 20% dei ricoveri presenta degli “eventi avversi” cioè eventi inattesi, correlati al processo assistenziale, che comportano un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile.

Questi eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili: quelli attribuibili ad errore medico sono eventi avversi prevenibili.

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Ma quando si ha diritto al risarcimento danni per malasanità?

Affinché si possa ottenere un risarcimento per malasanità bisogna dimostrare l’esistenza della responsabilità medica cioè un nesso di causalità fra questa e il danno arrecato al paziente che deve essere grave e/o permanente.

Nello specifico, devono essere dunque presenti questi tre elementi:

presenza di errore medico;
danno grave e/o permanente al paziente;
nesso di causalità fra errore medico e danno.

Il danno per il paziente può essere:

commissivo, ad esempio quando si sono verificati degli errori durante un intervento chirurgico oppure c’è stata la prescrizione errata di un farmaco;
omissivo, come quello derivante dalla mancata diagnosi di una malattia.

In questi casi, si configura una condotta medica illecita che solitamente è di natura colposa (e non dolosa).

La legge penale (che però viene utilizzata anche in ambito di responsabilità civile) spiega che si ha la colpa quando l’evento, anche se previsto, non è voluto dal medico ma si verifica per negligenza, imprudenza o imperizia (colpa generica) ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline (colpa specifica). Per diligenza, si fa riferimento a tutte quelle attenzioni e cautele che il medico deve avere quando svolge la propria professione; per imprudenza, invece, si fa riferimento al fatto che il medico valuta con poca attenzione i rischi a cui è esposto il paziente e non adotta le doverose cautele.

L’imperizia, invece, attiene alla scarsa cultura professionale, alla mancanza della giusta preparazione scientifica oppure all’insufficiente abilità tecnica.