Qual è la differenza tra successione e donazione per quanto riguarda l’eredità? Nel momento in cui riceviamo una eredità, dobbiamo controllare alcuni aspetti. La dichiareremo al fisco, dovremo pagarne le tasse e a quel punto è bene specificare la differenza tra successione e donazione. Approfondiamo l’argomento per voi.

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Successione e donazione dell’eredità: differenze

Quando si ripartisce l’eredità, si può suddividere tranquillamente il proprio patrimonio mentre si è ancora in vita. In questo caso, infatti, si chiama donazione. Invece, si parla di lascito testamentario quando questo avviene post mortem. Infatti, il patrimonio ereditato va suddiviso in base a una quota legittima, e non è il proprietario dell’eredità ad averlo fatto, bensì la legge.

Una quota dell’eredità, infatti, spetterà in modo diverso al coniuge, ai figli, ai nipoti e tutte le discendenze. Dunque, è molto semplice capire la differenza tra successione e donazione, in quanto una donazione avviene ed è redatta proprio dal proprietario dell’eredità mentre è in vita.

Cosa sapere sull’eredità

In caso di decesso prematuro, infatti, le quote legittime spetteranno ai figli in egual modo, al coniuge e alla linea di discendenza. In alcuni casi, si può impugnare il testamento qualora avvenisse una situazione sfavorevole. Per esempio, i legittimi eredi di un bene possono richiedere una azione di blocco sull’eredità, oppure una azione di riduzione, al fine di modificare il valore dell’eredità in lascito. L’eredità in alcuni casi può essere tassata. Ciò dipende, però, da alcuni fattori, che vi lasciamo di seguito.

Se il denaro passa da padre e figlio e supera il milione di euro. L’aliquota ammonta a circa il 4%:
Se il denaro passa tra coniugi e supera il milione di euro. L’aliquota ammonta sempre a circa il 4% del totale;
Se il denaro passa tra fratelli e sorelle e supera la somma di 100mila euro. In questo caso l’aliquota ammonta a circa il 6%.