Nel periodo di emergenza attuale caratterizzato dall’epidemia di Coronavirus, si torna a parlare di patrimoniale, un’imposta che lo Stato può prevedere di introdurre in situazioni eccezionali (conflitti bellici, catastrofi economiche o emergenze, come appunto quella causata dal Covid-19).

Table of Contents

Per patrimoniale si intende un’imposta che colpisce il patrimonio

Per patrimoniale si intende un’imposta che colpisce, appunto, il patrimonio, sia mobile che immobile (quindi immobili, denaro, fondi, obbligazioni, azioni e così via) di una persona fisica (privati) o giuridica (società, associazioni, cooperative, enti, ditte…).

Questa imposta può essere fissa quando viene versata indistintamente da tutti i contribuenti per uno stesso importo oppure variabile quando varia in funzione del patrimonio del contribuente.

Nel caso di patrimoniale variabile è prevista, in genere, una “franchigia”, entro cui non ci sarà alcun prelievo. Un’altra distinzione è fra patrimoniale straordinaria che viene applicata una sola volta (una tantum) e senza periodicità oppure la patrimoniale periodica che viene versata con cadenza regolare (in genere annualmente).

Si sta pensando di introdurre questa tassa sotto forma di “contributo di solidarietà” per gli anni 2020 e 2021, “a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito, come i giovani lavoratori autonomi”.

Reddito eccedente gli 80000 euro

In particolare, il prelievo graverebbe sulla parte di reddito eccedente gli 80000 euro in maniera progressiva, deducibile e variabile tra un importo di alcune centinaia di euro (per le soglie più basse) fino ad ad alcune decine di migliaia di euro (per i redditi superiori al milione).

Per molti, questa tassa è uno strumento di “giustizia sociale” in cui si chiede ai più ricchi di sostenere un sacrificio per aiutare chi potrebbe non farcela; per altri, invece, è un’imposta ingiusta che grava sul patrimonio che, in genere, è stato accumulato attraverso redditi che sono già stati assoggettati a prelievo fiscale.