In questo periodo di emergenza caratterizzato dall’epidemia di Coronavirus si torna a parlare della possibile introduzione della patrimoniale, un’imposta che colpisce il patrimonio, sia mobile che immobile (quindi immobili, denaro, fondi, obbligazioni, azioni e così via) delle persone fisiche (privati) o giuridiche (società, associazioni, cooperative, enti, ditte…).

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L’introduzione della patrimoniale

L’introduzione della patrimoniale potrebbe permettere al Governo italiano di trovare i soldi necessari per la gestione dell’emergenza: infatti, in questa situazione di crisi in cui l’Italia si trova ad affrontare un debito pubblico molto elevato e a dover sostenere tante famiglie ed imprese in difficoltà, la patrimoniale potrebbe essere la soluzione più veloce per abbatterlo e risanare i conti.

Questa imposta però, potrebbe trasformarsi in un prelievo forzoso, cioè in una tassa sul patrimonio depositato dai cittadini nelle banche: questo è già accaduto nel 1992 con il Governo Amato, quando venne imposto un prelievo forzoso del sei per mille su tutti i conti correnti bancari di persone fisiche e giuridiche, per evitare il crack finanziario e per permettere alla lira di restare agganciata al sistema monetario europeo.

In alternativa al prelievo forzoso

In alternativa al prelievo forzoso, la patrimoniale potrebbe essere introdotta con il ripristino di ICI e IMU sulla prima casa o con un aumento dell’imposta di bollo sul conto corrente o conto deposito o, ancora, con un aumento del prelievo fiscale sull’eredità. Ad ogni modo, secondo alcuni, potrebbe essere vantaggioso introdurla (se contestualmente venisse attuato un taglio delle imposte su redditi, lavoro e imprese) perché potrebbe comportare effetti redistributivi e di stimolo per gli investimenti e per la crescita economica.

Per altri, la patrimoniale non è altro che un sacrificio straordinario richiesto ai più ricchi per aiutare chi altrimenti non ce la farebbe; infine, per chi la trova ingiusta, la patrimoniale potrebbe essere svantaggiosa perché colpirebbe il patrimonio che, in genere, viene accumulato attraverso redditi già assoggettati a prelievo fiscale.