Da quando è scoppiata la pandemia di Coronavirus, fra le varie ipotesi che si sono succedute per poter cercare di sanare la crisi economica e rimettere a posto i conti pubblici, c’è stata quella dell’introduzione di una tassa patrimoniale.

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La patrimoniale è un’imposta che colpisce il patrimonio

La patrimoniale è un’imposta che colpisce il patrimonio, sia immobile che mobile, di un contribuente (persona fisica o giuridica), indipendentemente da quanto guadagna.

In Italia attualmente non c’è alcuna tassa patrimoniale globale anche se esistono delle tasse che gravano sul patrimonio, come l’IRPEF, l’IMU sulla seconda casa, la Tasi, le imposte di bollo, il canone RAI.

In questi mesi il dibattito sull’introduzione della patrimoniale è stato molto acceso: per alcuni non è altro che un sacrificio richiesto ai più ricchi per sostenere chi non ce la fa.

Per altri, invece, è un’imposta ingiusta perché colpisce il patrimonio che, in genere, è stato accumulato attraverso redditi già assoggettati a prelievo fiscale.

Ora finalmente si è arrivati alla fine di questo capitolo perché, a pochi giorni dalla pubblicazione del testo definitivo della Riforma del Fisco, si sa che la patrimoniale non ci sarà.

Le commissioni Finanza di Camera e Senato

Infatti le commissioni Finanza di Camera e Senato hanno presentato il documento che contiene le linee guida per la riforma fiscale e pare proprio che la patrimoniale non verrà introdotta (era invece contenuta nella bozza del documento).

Sulla questione si è espresso anche Sestino Giacomoni di Forza Italia, che ha dichiarato che è stata vinta la battaglia culturale iniziata nel 1994. “In Italia non ci saranno patrimoniali perché questo è il momento di meno tasse per tutti”, così ha continuato Giacomoni.

E anche se l’introduzione di una patrimoniale era appoggiata da molti volti noti dello spettacolo (come l’attore Alessandro Gassman che ha dichiarato che in momenti difficili chi ha molto può e dovrebbe dare a chi è in maggiore difficoltà), Draghi ha bocciato l’idea dicendo che “Non è il momento di togliere, ma di dare”.