Tenere in casa oggetti preziosi (come diamanti, orologi, gioielli) ma anche documenti importanti ha il suo certo grado di rischio a meno che non riusciamo ad installare una cassaforte di un certo livello. Per questo in molti decidono di installare allarmi antifurti oppure, una soluzione che soprattutto le persone che hanno tanti oggetti preziosi potrebbero valutare, è quella di attivare una cassetta di sicurezza in banca.

Una cassetta di sicurezza è una cassetta conservata in un caveau o luogo sicuro all’interno di una banca, in cui si può conservare tutto ciò che si vuole, in modo che sia protetto da eventuali furti.

Il proprietario della cassetta di sicurezza può accedere al suo contenuto ogni volta ne abbia bisogno.

Ma cosa possiamo metterci dentro una cassetta di sicurezza?

Come detto, una cassetta di sicurezza “nasce” per poter contenere oggetti preziosi o semplicemente di valore affettivo. Una sorta di cassaforte molto “amata” dai collezionisti e dagli investitori.

Qui si possono contenere:

diamanti
opere d’arte di elevato valore economico
orologi preziosi e gioielli
documenti importanti
titoli
monete d’investimento
oggetti importanti che possono avere semplice valore affettivo per il titolare

Si possono conservare anche soldi in contanti, purché questi non siano frutto di evasione. Infatti, in caso di controlli da parte della Guardia di Finanza, bisognerà saper dichiarare la loro provenienza.

Nessuno, a parte il proprietario, può conoscere il contenuto della cassetta di sicurezza (nemmeno la banca). La banca può, però, richiedere il valore del contenuto della cassetta di sicurezza, al fine di stabilire la garanzia in caso di furto o distruzione.

Inoltre, le cassette di sicurezza possono essere sottoposte a controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, se sussiste il sospetto che il proprietario stia evadendo. È l’autorità giudiziaria che può mettere sotto sequestro la cassetta di sicurezza.

Su ordine del giudice (in genere nel corso o prima di un processo penale), infatti, la banca può procedere all’apertura della cassetta (e al controllo del suo contenuto), anche se non è presente il suo proprietario.
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