Errore nella dichiarazione dei redditi, chi paga la sanzione    



dichiarazione




Quando si compila la dichiarazione dei redditi può capitare di commettere uno o più errori. L’Agenzia delle Entrate permette, entro certe scadenze, di poter integrare, rettificare o comunque correggere gli errori nella propria dichiarazione dei redditi.

Ma chi paga le sanzioni in caso di errore nella dichiarazione dei redditi?

Quando, infatti, arriva una comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che avvisa che nella dichiarazione dei redditi è stato commesso un errore, il contribuente è tenuto a pagare una sanzione più gli eventuali interessi.

Se, nella compilazione della dichiarazione dei redditi, il contribuente si è fatto aiutare da un commercialista o dal CAF, le sanzioni derivanti da errori di calcolo o per dati non corretti, sono comunque a carico del contribuente, che dovrà quindi pagarle entro la scadenza.




Una volta pagate le imposte e le sanzioni all’Agenzia delle Entrate, eventualmente il contribuente potrà richiedere il risarcimento al commercialista o all’agente fiscale del CAF per l’errore commesso.

Infatti i commercialisti o gli agenti fiscali sono responsabili degli errori nella dichiarazione dei redditi solo quando non rispettano la diligenza professionale, ovvero non mostrano lealtà, correttezza, competenza e diligenza nel proprio lavoro.

È importante, per ottenere il risarcimento di quanto pagato, che il contribuente dimostri che l’errore per cui è stato costretto a pagare multe, sanzioni e interessi, sia dipeso dal commercialista o agente del CAF.

Ad esempio nel caso in cui l’agente abbia dimenticato di consegnare la dichiarazione dei redditi, il cliente potrà richiedere il risarcimento dei danni al professionista solo dimostrando il dolo, cioè la malafede di quest’ultimo.

Se riuscirà a dimostrarlo, il contribuente verrà risarcito della maggiore somma versata al Fisco, rispetto alle imposte e alle tasse che avrebbe dovuto pagare.

Tuttavia è molto difficile dimostrare la malafede di un soggetto e comunque il contribuente, essendo soggetto fiscale, deve sempre assicurarsi che il commercialista o l’assistente fiscale al quale si rivolge, adempia agli obblighi fiscali previsti.
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