Il phishing è una truffa informatica che ha lo scopo di prelevare i dati sensibili (username, password, dati bancari) degli utenti per utilizzarli impropriamente. In genere il phishing avviene tramite un’email inviata all’utente da un mittente che si spaccia per la banca, l’azienda o la posta chiedendogli certi dati, motivandone la richiesta per esigenze tecniche.

Table of Contents

Phishing, come funziona il meccanismo

L’utente, credendo di non aver a che fare con una persona falsa, molto spesso fornisce questi dati (anche perché i messaggi inviati spesso hanno carattere di urgenza), avvenendo così un vero e proprio furto di identità digitale. Questo fenomeno è talmente diffuso che rappresenta più del 5% degli attacchi informatici mondiali.

La banca, la posta o le aziende serie comunque non richiederebbero mai i dati sensibili degli utenti dalle email, quindi già questa richiesta insolita deve far insospettire chi la riceva.

Comunque ci si può accorgere che l’email ricevuta sia un tentativo di phishing perché:

il testo contiene degli errori ortografici;
il sito a cui il link nell’email rimanda presenta un dominio molto simile a quello del sito originario ma non lo stesso;
nell’email si richiede un certo pagamento entro una scadenza (dando una sensazione di fretta all’utente);
spesso nell’email si comunica una sospensione o un blocco di un account senza un motivo.

In ogni caso ci si può proteggere da un attacco di phishing:

aggiornando periodicamente il proprio browser;
controllando il dominio da cui proviene l’email, confrontandolo eventualmente con quello originario;
non cliccando su link sospetti presenti nelle email;
rivolgendosi per qualsiasi dubbio al servizio clienti per verificare se effettivamente quella email provenga da tale sito.

Se invece ormai è troppo tardi e si è divenuti vittima di phishing, la cosa primaria da fare è modificare la password dell’account che è stato hackerato e contattare il servizio clienti o la banca per bloccare eventuali accessi indesiderati.