Gli youtuber, coloro che pubblicano periodicamente dei video su YouTube, possono fare di questa passione un vero e proprio lavoro, guadagnando dalle inserzioni che i partner potrebbero decidere di inserire all’inizio o all’interno del video.

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Per ricevere questi pagamenti serve aprire la Partita IVA?

Pur non essendoci una disciplina fiscale apposita, l’attività di gestione di banner pubblicitari all’interno di un sito web o di un video Internet è considerata un’attività economica di tipo abituale.

Per questo motivo è necessario aprire la Partita IVA, e non si potrà utilizzare la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale (che va applicata appunto solo quando l’attività è episodica e occasionale e per volume d’affari contenuti).

Lo youtuber potrà optare per il regime forfettario o il regime ordinario della Partita IVA a seconda del volume di guadagni ottenuto dalla propria attività.

Il regime forfettario, ad esempio, può essere scelto per guadagni annui fino a 65 mila euro.

In questo caso le tasse da pagare si basano su un coefficiente che viene applicato al fatturato realizzato nell’anno, e sulla differenza bisogna calcolare l’imposta da versare durante la dichiarazione dei redditi che è pari al 15% (o al 5% per i primi 5 anni di attività).

Con il regime forfettario si è anche esonerati dalla fatturazione elettronica e dall’IVA oltre che dall’esterometro e dagli studi di settore e si può beneficiare di una contabilità semplificata.

Gli youtuber che non risiedono in Italia

Non possono operare con il regime forfettario gli youtuber che non risiedono in Italia (o che producono oltre il 70% del fatturato all’estero) o in un Paese UE o coloro che risultano titolari di quote di partecipazione a società, associazioni o che controllano direttamente o indirettamente una S.R.L. del medesimo settore della Partita IVA.

Il codice ATECO per l’apertura della Partita IVA per youtuber è 73.11.02 (conduzione di campagne pubblicitarie) ma potrebbe essere diverso se l’attività di youtuber viene condotta insieme ad altre attività.

Un altro adempimento che spetterà allo youtuber, è quello dell’iscrizione presso la Camera di commercio e al Registro delle Imprese (qualora nel corso dell’attività decida di vendere beni o servizi).