Il 5 ottobre 2021 è stata approvata in Consiglio dei Ministri la legge delega di quella che sarà la riforma fiscale 2021. Dopo l’autorizzazione da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il testo passerà in Parlamento per l’approvazione da parte delle Camere.

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A questo punto sarà il Governo a doversi dare da fare

A questo punto sarà il Governo a doversi dare da fare: a partire dal 31 dicembre 2021 il Governo avrà a disposizione un anno e mezzo (vale a dire 18 mesi) per mettere in pratica la riforma fiscale 2021 tramite uno o più decreti legislativi.

Fra i primi cambiamenti e le prime introduzioni, ci dovrebbero essere la riduzione del cuneo fiscale e la riforma del catasto. Infatti dal 2026, oltre alla rendita catastale, ad ogni unità immobiliare dovrà essere attribuito anche un valore patrimoniale e una rendita attualizzata relativamente ai valori di mercato.

Questo però non comporterà un aumento dei costi per i contribuenti, stando alle parole di Mario Draghi.

A partire dal 31 dicembre 2021 inizieranno poi i lavori per la revisione del sistema di tassazione, della quale sono già stati resi noti i principali cambiamenti:

modifiche del sistema nazionale della riscossione
revisione del sistema di imposizione personale sui redditi
revisione dell’IRES e della tassazione del reddito di impresa
razionalizzazione dell’imposta sul valore aggiunto e di altre imposte indirette
graduale superamento dell’IRAP
modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati
revisione delle addizionali comunali e regionali all’IRPEF
codificazione in materia tributaria dopo l’attuazione della riforma

I prossimi mesi saranno allora decisivi

I prossimi mesi saranno allora decisivi per conoscere quelli che saranno i provvedimenti della nuova riforma fiscale 2021 e gli effetti che comporterà per i contribuenti.

Gli eventuali effetti della riforma del catasto, invece, si sentiranno a partire dal 2026 ma, stando alle parole del Presidente del Consiglio, non dovrebbero essere tanto gravosi per i contribuenti
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