Spesso quando viene richiesto un mutuo o un prestito, la banca o la finanziaria potrebbe richiedere la presenza di un garante. Il garante di un mutuo è una persona che firma, insieme al richiedente, il contratto di mutuo, assumendosi la responsabilità di pagare una o più rate nel caso in cui il titolare del prestito non possa più farlo, per motivi economici o personali. Va ricordato che è sempre possibile chiedere la rinegoziazione del mutuo per avere una rata più leggere e facilmente gestibile.

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In pratica cosa succede al garante se l’intestatario del prestito non paga?

È proprio quando l’intestatario del prestito non paga che entra in gioco la figura del garante che, essendosi impegnato a versare le rate del mutuo, dovrà farlo al posto del titolare del mutuo.

Infatti, quando il mutuatario non paga le rate, la banca potrebbe revocare il mutuo e chiedere la restituzione del capitale, compresi gli interessi non pagati, in un’unica soluzione.

Può farlo solo dopo una morosità di 18 rate, anche non consecutive.

Però, se c’è il garante, è lui che ha la responsabilità di saldare quanto dovuto dal mutuatario.

In caso di inadempienza

Tuttavia, in caso di inadempienza sia da parte del titolare del mutuo sia da parte del garante, la banca, dopo qualche tentativo di conciliazione bonaria tramite comunicazioni e solleciti, redigerà un atto di notifica al debitore nel quale verranno concessi 10 giorni per saldare il debito.

Dopo 90 giorni dalla notifica dell’atto, in caso le rate non vengano saldate, la banca inizierà l’iter per recuperare la somma erogata con il mutuo e potrà rivalersi sia sul titolare del mutuo che sul garante, tramite: