Affrontare un percorso universitario in Italia è senz’altro impegnativo, non solo per quanto riguarda il percorso di studi da affrontare, ma anche considerando le rate da pagare annualmente per le tasse universitarie. Ma le tasse sono uguali in tutti gli atenei? O cambiano da un ateneo all’altro?
Anche se la costituzione italiana specifica che ogni persona ha il diritto di accedere agli studi universitari, pur non avendo effettive possibilità economiche. Tuttavia, nonostante tale dichiarazione, l’università italiana comporta determinate tasse da pagare. Vediamo cosa cambia da ateneo ad ateneo per quanto riguarda le tasse universitarie.
Tasse universitarie e diritto allo studio
Una delle prime cose da considerare è che l’unica tassa che rimane identica per tutti è la tassa per il diritto allo studio. Tale tassa viene considerata a livello regionale ed ogni università della regione adotterà il regime stabilito pubblicamente.
Tuttavia, tutte le altre tasse universitarie variano non solo in base all’ateneo, ma anche in base alla facoltà. Detto questo, è bene informarsi e capire non solo qual è la facoltà che ci si può permettere, ma anche capire qual è l’ateneo che fa al caso nostro.
Solitamente, le facoltà scientifiche richiedono più corsi, più aule e hanno spesso più iscritti delle altre. Di conseguenza, tali facoltà potranno avere tassazioni maggiori durante l’anno (anche se non è sempre il caso).
È tuttavia necessario considerare che la rata universitaria del primo anno dovrebbe risultare, in linea di massima, uguale per tutti gli studenti. Solo successivamente le rate degli anni seguenti varieranno in base al proprio reddito ISEE universitario.
Naturalmente, la tassazione annuale varierà in base al proprio ISEE personale. Quindi non solo le tasse possono essere più alte o più basse in base all’ateneo/facoltà, ma anche in base al proprio reddito familiare. Detto questo, è indispensabile tenere di conto di tutti questi punti per capire qual è l’università che fa al caso proprio.
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