L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, un’imposta diretta, progressiva e personale che sono tenuti a pagare diversi soggetti cioè:

i residenti in Italia con riferimento ai redditi prodotti in Italia o all’estero;
i residenti all’estero per i redditi prodotti in Italia;
i soggetti passivi impropri cioè le società di persone e di capitali i cui soci hanno adottato la “tassazione per trasparenza”.

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I versamenti delle imposte sui redditi avvengono in due fasi:

la prima fase è quella del saldo relativo all’anno in cui si fa la dichiarazione dei redditi;
la seconda fase è quella dell’acconto IRPEF per l’anno successivo.

Il pagamento dell’IRPEF avviene mediante l’utilizzo del Modello F24 entro determinati termini che variano a seconda del tipo di contribuente:

per le persone fisiche, il saldo che risulta dalla dichiarazione dei redditi e l’eventuale prima rata di acconto vanno pagati entro il 30 giugno dell’anno di presentazione della dichiarazione.

In alternativa, il pagamento può avvenire entro i successivi 30 giorni con una maggiorazione dello 0,40%. La seconda o unica rata di acconto, invece, deve essere versata entro il 30 novembre. L’acconto è dovuto se l’imposta dichiarata in quell’anno, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è maggiore di 51,65 euro.

Questo può essere versato:

in un’unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore di 257,52 euro;
in due rate, se l’importo è pari o maggiore di 257,52 euro (la prima rata pari al 40% va pagata entro il 30 giugno, insieme al saldo; il restante 60% entro il 30 novembre).
Nelle società di persone ed enti equiparati, il pagamento dell’IRPEF è dovuto direttamente dai soci;
nelle società di capitali ed enti equiparati, il saldo e l’eventuale primo acconto devono essere versati entro l’ultimo giorno del sesto mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta oppure entro il trentesimo giorno successivo (con una maggiorazione dello 0,40%).