L’ipoteca è una garanzia che può essere costituita su una cosa altrui a tutela di un credito: in particolare, questo diritto reale di garanzia può essere costituito su beni immobili, beni mobili registrati o diritti reali minori sugli immobili. Come garanzia, l’ipoteca consente al creditore di provvedere all’esproprio o alla vendita forzata del bene su cui è apposto, nel caso in cui il debitore sia insolvente nei suoi confronti.

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Prelazione sul creditore

Da ciò consegue che, nel caso ci siano più creditori, avrà diritto di prelazione su questi quel creditore che vanta un diritto ipotecario. Ad ogni modo, in base alla propria origine, si distinguono tre tipologie di ipoteche: volontarie, giudiziarie e legali. Per quanto attiene le ipoteche volontarie, sono quelle iscritte su un bene o un diritto reale per volontà delle parti , proprio per garantire un prestito.

L’ipoteca volontaria deve risultare da contratto o atto unilaterale in forma scritta, a pena di nullità e la sottoscrizione di colui che ha concesso l’ipoteca deve essere autenticata o accertata giudizialmente. Le ipoteche giudiziarie sono quelle che vengono iscritte a seguito di un provvedimento del giudice (come una sentenza o un decreto ingiuntivo). Infine, le ipoteche legali sono quelle iscritte sui beni in determinati casi definiti dalla legge (anche contro la volontà del debitore).

Sono ipoteche legali:

quelle iscritte a favore di un venditore di una casa a seguito dell’inadempienza dell’acquirente nel pagare il prezzo;
quelle a favore dello Stato nel caso l’oggetto dell’ipoteca legale siano i beni di un imputato o di una persona civilmente responsabile di un reato, a garanzia del pagamento delle pene pecuniarie, del rimborso delle spese processuali e delle spese di mantenimento del condannato in carcere;
quella a favore dei coeredi sugli immobili dell’eredità, a garanzia del pagamento del conguaglio in denaro che gli spetta.