PEC sta per Posta Elettronica Certificata ed è un servizio che permette di inviare email con valore legale, avendo la certezza dell’invio, della consegna o della mancata consegna dell’email al destinatario.

Inoltre la PEC garantisce la certezza del contenuto, nel senso che il contenuto non può essere modificato (e nemmeno gli eventuali allegati) e l’opponibilità a terzi del messaggio in caso di contenzioso.

Ci sono dei soggetti che non sono obbligati ad aprire una PEC (come i privati) ma altri invece devono dotarsene (Pubbliche Amministrazioni, società, ditte individuali, partite IVA e liberi professionisti).

Ma cosa fare in caso di cambio?

Cosa fare cioè quando si vuole cambiare gestore della PEC?

Può succedere, infatti, di aprire una PEC con un provider e magari, a distanza di qualche anno, di accorgersi di un’offerta più vantaggiosa da parte di un altro gestore.

A volte si pensa che il passaggio da un gestore all’altro possa essere costoso o difficile, in realtà è molto semplice perché il soggetto titolare della PEC deve semplicemente disdire l’abbonamento con il gestore della vecchia PEC e sottoscrivere un altro contratto con un altro provider.

Una volta pagato il costo di attivazione, si potrà utilizzare la nuova casella di posta elettronica certificata.

Tuttavia, va anche detto che spesso le società o le imprese sono restie a cambiare gestore perché possono sorgere problemi in termini di:

salvataggio e recupero dei vecchi messaggi
cambio pannello di controllo e strumenti di gestione (l’interfaccia potrebbe essere diversa e quindi bisognerà abituarsi a quella nuova)

Tutti i soggetti obbligati ad aprire la PEC devono comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata al Registro delle imprese o, nel caso di professionisti, al proprio ordine professionale.

Quindi nel caso di modifica dell’indirizzo PEC dovranno comunicare il nuovo indirizzo di posta elettronica certificata agli organi preposti.
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