Pec, chi la deve fare?  



Pec




Per semplificare le comunicazioni tra imprese e cittadini, datori di lavoro e dipendenti, aziende e Pubbliche amministrazioni, è nata la PEC, posta elettronica certificata.

Con questo servizio, infatti, si possono inviare email con valore legale, equiparabili a delle raccomandate con ricevuta di ritorno.

Ma chi la deve fare?

Con la legge 2/2009 è stato sancito l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni, le nuove società e i liberi professionisti di dichiarare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata all’atto di iscrizione al Registro delle imprese.




Lo stesso è stato stabilito anche nei confronti delle società già costituite, a decorrere, però, da novembre 2011.

A partire dal giugno 2013, poi, l’obbligo di possedere una PEC è stato esteso anche a tutte le nuove partite IVA e le ditte individuali.

Dunque per tutti questi soggetti (Pubbliche amministrazioni, società, liberi professionisti, ditte individuali e partite IVA) vige l’obbligo di fare la PEC, pena un’ammenda che varia in base alla natura dell’azienda:

  • da 206 a 2064 euro per le società di persone
  • da 30 a 1548 per le ditte individuali

Vediamo ora invece i soggetti che non sono tenuti a fare la PEC.

Non hanno l’obbligo di possedere la PEC coloro che hanno una Partita IVA in regime forfettario e i cittadini privati.

Tuttavia anche per loro è consigliabile dotarsene per:

  • inviare documenti alla Pubblica Amministrazione
  • inviare disdette contratti fornitura di servizi e polizze assicurative
  • inviare e ricevere documenti lavorativi (ad esempio: busta paga, ferie e malattia)
  • inviare e ricevere comunicazioni condominiali (ad esempio: verbali riunioni e contratti)
  • ricevere e visualizzare fatture elettroniche
  • partecipare a concorsi pubblici
  • registrare atti tra privati

Aprire una PEC è molto semplice, perché basta scegliere il provider che abbia l’offerta più in linea con le proprie esigenze.

Quindi seguire le procedure richieste, fornendo i propri dati anagrafici, caricando un documento di identità e specificando se la casella di PEC è richiesta da un’impresa, una persona giuridica o un privato cittadino.
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