L’IRPEF o imposta sul reddito delle persone fisiche è un’imposta progressiva, personale e diretta che interessa determinati soggetti:

i residenti in Italia con riferimento alle risorse e ai redditi maturati sia dentro che fuori i confini nazionali;
i non residenti in Italia con riferimento al reddito conseguito in Italia;
le società di persone e di capitali i cui soci devono pagare l’imposta direttamente in base alle contribuzioni;
le ditte individuali;
le società semplici.

L’importo da pagare, per questi soggetti, varia in base al reddito complessivo annuale secondo 5 scaglioni che determinano le aliquote IRPEF:

Primo scaglione: aliquota del 23% per i redditi da 0 a 15000 euro;
Secondo scaglione: aliquota del 27% per i redditi da 15001 a 28000 euro;
Terzo scaglione: aliquota del 38% per i redditi da 28001 a 55000 euro;
Quarto scaglione: aliquota del 41% per i redditi da 55001 a 75000 euro;
Quinto scaglione: aliquota del 43% per i redditi maggiori di 75000 euro.

Il reddito complessivo annuo sul quale si paga l’IRPEF prende in considerazione tutte le entrate e cioè 6 tipologie di redditi:

i redditi da lavoro autonomo;
i redditi di capitale;
i redditi da lavoro dipendente;
i redditi fondiari;
i redditi d’impresa;
I redditi diversi.

Al reddito complessivo annuo vanno sottratti gli oneri deducibili che fanno riferimento:

agli assegni al coniuge separato;
alla metà dell’ammontare delle spese per adozioni internazionali;
alle donazioni alla Chiesa cattolica o ad organizzazione non governative che operano nei paesi in via di sviluppo.

Una volta detratti gli oneri deducibili dal reddito complessivo, si ottiene il reddito imponibile. Il reddito imponibile moltiplicato per l’aliquota IRPEF da l’imposta lorda a cui possono essere sottratte eventuali detrazioni.

Le detrazioni possono essere: