Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di patrimoniale, un’imposta che colpisce il patrimonio di un contribuente, indipendentemente da quanto guadagna. Infatti, per patrimoniale si intende un’imposta che colpisce il patrimonio, sia mobile che immobile di persone fisiche (privati) o giuridiche (società, associazioni, cooperative, enti, ditte).

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La patrimoniale può essere fissa

Può essere fissa (quando tutti i contribuenti versano indistintamente un importo fisso) o variabile (se l’importo da versare varia in base al patrimonio del contribuente); in quest’ultimo caso, di solito, è prevista una franchigia, cioè una soglia sotto la quale non è necessario alcun prelievo.

La patrimoniale può essere poi un’imposta da versare una tantum (e quindi senza periodicità) oppure periodica, da versare con cadenza regolare (tipicamente annuale). In Italia, per il momento, non c’è una patrimoniale globale ma ci sono altre tassazioni che gravano sui patrimoni (Irpef, IMU sulla seconda casa, Tasi imposte di bollo, canone Rai ed altre).

Infatti, proprio in questo periodo si sta valutando l’ipotesi di introdurre la patrimoniale in Italia per via dell’enorme debito pubblico qui presente: infatti, questa imposta potrebbe riuscire velocemente ad abbatterlo e a risanare i conti.

Ci sono tesi discordanti a riguardo

Tuttavia, ci sono tesi discordanti a riguardo: per alcuni, la patrimoniale non è altro che un “sacrificio” straordinario che si richiederebbe di fare ai più ricchi per sostenere coloro che non ce la farebbero. In particolare, il prelievo della patrimoniale dovrebbe gravare sulla parte di reddito eccedente gli 80000 euro in maniera progressiva, deducibile e variabile tra un importo di alcune centinaia di euro (per le soglie più basse) fino ad ad alcune decine di migliaia di euro (per i redditi superiori al milione).

Secondo altri, la patrimoniale è un’imposta ingiusta perché colpisce il patrimonio che, in genere, è stato accumulato attraverso redditi già assoggettati a prelievo fiscale. Infine, secondo altre tesi, introdurla, contestualmente ad un taglio delle imposte su redditi, lavoro e imprese, potrebbe avere effetti redistributivi e di stimolo per gli investimenti e per la crescita economica.