Chiunque abbia un progetto imprenditoriale interessante ma non ha i capitali sufficienti per farlo partire, può richiedere un prestito in banca oppure una nuova forma di finanziamento, il crowdfunding.

Ottenere i soldi necessari per avviare la propria attività

Le piattaforme di crowdfunding permettono di ottenere i soldi necessari per avviare la propria attività o startup da una serie di soggetti (sostenitori). Esistono diverse piattaforme di crowdfunding e diversi tipi di crowdfunding.

Una volta scelta quella che fa al caso proprio, basta sottoporre all’attenzione del team della piattaforma il proprio progetto imprenditoriale e business plan. Se reputato consono, il progetto verrà pubblicato sulla piattaforma e i sostenitori inizieranno ad investire denaro per farlo partire.

La domanda che molti potrebbero porsi è se si devono dichiarare i soldi del crowdfunding.

Ai gestori delle diverse piattaforme si applica l’IVA secondo le linee guida dettate dalla Commissione Europea nel Value Added Tax Commitee nel 2015:

nelle piattaforme di donation crowdfunding, i sostenitori donano il proprio denaro per un’iniziativa ricevendo in cambio qualcosa di immateriale (come uno sconto o un’offerta speciale): questa si configura come una donazione e l’IVA non può essere applicata
nel reward crowdfunding, invece, l’applicazione dell’IVA dipende dalla relazione tra valore monetario dei fondi dati dai sostenitori e valore dei servizi o prodotti ricevuti in cambio
nel modello equity, invece, l’investitore acquista azioni o quote emesse da una società e dunque non vi è una cessione di beni o una prestazione di servizi a titolo oneroso come nei casi precedenti (quindi non bisogna versa l’IVA)
nel royalty crowdfunding vengono riconosciute ai sostenitori delle royalties, cioè delle quote dei profitti che il progetto finanziato pagherà in futuro, quindi si dovrà versare l’IVA
il social lending crowdfunding si configura come un prestito da parte dei sostenitori; al termine si dovrà rimborsare quanto ottenuto con gli interessi; se il soggetto che concede il prestito si occupa anche della relativa negoziazione e gestione del credito, allora è prevista l’esenzione dall’