La Tasi e l’i Imu sono due delle principali imposte che gli italiani devono pagare ogni anno. L’Imu, ovvero imposta municipale unica, è stata creata per sostituire l’imposta comunale sugli immobili.
L’Imu è una tassa seconda casa, infatti viene applicata sugli immobili commerciali, negozie e abitazioni che non siano la principale. In linea generale, infatti, non è prevista l’Imu prima casa.
La definizione di prima casa, però, va intesa come abitazione principale ovvero come immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare.
Come detto non è prevista l’Imu prima casa eccezion fatta per le abitazioni di lusso. In questa definizione rientrano gli immobili accatastati nelle categorie: case signorili, ville e castelli.
Sono previste, inoltre, dei casi nei quali sono previsti sconti e detrazioni sul pagamento delle tasse seconda casa. Nella fattispecie quando viene sottoscritto un comodato d’uso gratuito dell’immobile tra genitori e figli. In questa circostanza la riduzione è del 50% se l’Isee è inferiore ai 15mila euro.
Altra condizione da rispettare per poter accedere all’agevolazione è che il comodante possiede un solo immobile sul territorio nazionale e che risieda abitualmente nello stesso comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
Imu e Tasi: le scadenze
Scadenze giugno per entrambe le imposte sulla casa sia per quanto concerne Imu e Tasi che in quasi
tutti i comuni italiani vanno pagate in due tranches. Il primo acconto o rata unica di Imu e Tasi è fissata
al 18 giugno 2018. Il secondo acconto e conguaglio per quanto concerne Imu e Tasi è fissata per il 17
dicembre 2018. Il tutto è inserito dentro il calendario scadenze fiscali 2018.
Il contribuente che decide di pagare la tassa in due rate, dovrà versare con l’acconto di giugno, il 50%
del tributo dovuto, con il saldo di dicembre, invece, il restante 50% con l’eventuale conguaglio sulle
aliquote fissate dal comune.
4 Trackbacks / Pingbacks