Per consolidare debiti bisogna presentare apposita richieste ad una finanziaria o ad una banca per vedere unite tutte le rate da pagare in un’unica abbassando anche la cifra ma allungando il periodo nel quale bisognerà pagare.
Consolidare i debiti significa unire insieme tutte le somme da pagare in una sola rata, ovviamente allungando il periodo di restituzione del finanziamento. Attraverso il consolidamento dei debiti si ha la possibilità di riunire in un solo finanziamento più prestiti,
richiesti in passato per importi e motivazioni differenti.
Consolidamento debiti, un protestato può richiederla?
In linea teorica se chi intende richiedere il consolidamento dei debiti ha un protesto in corso o è stato iscritto al registro dei “cattivi pagatori” non vedrà accettata tale richiesta. L’istituto di credito per verificare invia richiesta di informazioni sul soggetto che intende consolidare i debiti al Crif,
Centrale RIschi Finanziari, che è un’azienda privata che mantiene aggiornato un database con i nominativi e i dati dei cattivi pagatori.
A questo database, hanno facoltà di accesso gli istituti finanziari, gli operatori finanziari e i mediatori creditizi,
che verificano la solvibilità di un nuovo eventuale cliente. Se la verifica su un nominativo ottiene una risposta positiva,
significa che quella persona è risultata insolvente e di conseguenza, avrà più difficoltà ad aprire ad esempio un nuovo conto corrente bancario o a chiedere un nuovo finanziamento.
La migliore alternativa in questo caso è quello di procedere con la cessione del quinto,
in questa circostanza con ogni probabilità anche chi è iscritto al registro dei “cattivi pagatori” potrà consolidare il debito.
Decisamente più complicate le altre due strade possibili per consolidare i debiti che sono rappresentate dal prestito personale o con un apposito mutuo per consolidamento.
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