Tasse universitarie: è possibile pagare di meno?



Tasse universitarie: è possibile pagare di meno?




Le tasse universitarie si compongono di un contributo studentesco finalizzato alla copertura dei costi sostenuti per il funzionamento dell’Ateneo al quale lo studente si iscrive, da una tassa regionale per il diritto allo studio che si aggira intorno ai 150 euro e dall’imposta di bollo pari a 16 euro. È bene anche sapere quando si devono pagare le tasse universitarie.

Quanto costa la retta universitaria?

L’ammontare delle tasse universitarie varia è influenzata da molteplici fattori;

  • dall’Ateneo e dalla facoltà prescelti: infatti, l’importo della retta universitaria cambia notevolmente a seconda che si tratti di una università più o meno prestigiosa e dal tipo di facoltà prescelta.
  • dalla fascia contributiva di appartenenza: determinata a seguito della presentazione del modello Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) che attesta la situazione economica dello studente o del nucleo familiare di appartenenza.

Attraverso tale modello, l’università colloca lo studente in una determinata fascia contributiva, in modo che lo studente versi tale contributo in ragione alla propria situazione economica.




In caso di mancata presentazione del modello Isee da parte dello studente, quest’ultimo viene collocato automaticamente nella fascia contributiva più elevata.

In caso di ritardo nella presentazione del modello Isee, lo studente pagherà gli interessi di mora come stabilito dal proprio Ateneo.

  • Dall’iscrizione “in corso” o “fuori corso” dello studente: infatti, alcuni Atenei prevedono che la retta universitaria pagata dallo studente fuori corso venga aggravata in misura percentuale, a seconda del numero di anni in cui lo studente risulti iscritto fuori corso.

Come pagare meno tasse universitarie?

Sono previste delle agevolazioni sui contributi studenteschi versati. Infatti, è possibile pagare meno
tasse Attraverso la presentazione del modello Isee che attesta la situazione economica dello studente o
del nucleo familiare di appartenenza, grazie al quale egli viene collocato nella fascia di contribuzione di appartenenza, evitando di essere collocato in quella più elevata (come avviene in caso di mancata presentazione dello stesso).

Un altro modo per poter pagare meno tasse universitarie è la Borsa di studio. Le più diffuse sono quelle
regionali, le quali prevedono la partecipazione a specifici bandi di concorso e alle quali si può accedere
con il possesso di determinati requisiti reddituali e di merito.

Occorre precisare che con i fondi stanziati per le borse di studio non si riesce a coprire tutti gli studenti
risultati vincitori, tuttavia vi sono importanti agevolazioni, oppure, l’esonero dal pagamento delle tasse
universitari da parte di coloro che sono risultati idonei a percepirla.

  • Chi si laurea a pieni voti e rientri in un limite Isee fissato dal proprio ateneo: in tal caso, è previsto
    il rimborso delle tasse versate nell’anno precedente.
  • Famiglie che hanno più membri iscritti presso lo stesso Ateneo.
  • Studente con invalidità superiore al 66%: in tal caso, è previsto l’esonero totale dal pagamento
    delle tasse universitarie, mentre hi ha una invalidità inferiore, (generalmente tra il 35 ed il 65 %), è
    tenuto al pagamento parziale delle stesse.
  • Studenti lavoratori.
  • Studenti più meritevoli: il cui merito viene definito in base ai crediti acquisiti e alla media dei voti.

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