Il bonus bebè è sicuramente utile per coloro che hanno un nuovo arrivato in famiglia, perché serve per gestire meglio le spese che sicuramente aumentano in modo esponenziale nel momento in cui arriva un neonato. Però ci sono alcune categorie alle quali non spetta. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul bonus bebè 2019 e sulle categorie a cui spetta.

In primo luogo bisogna risolvere la confusione che si ha in merito al diritto di ottenimento del bonus bebè in caso di adozione del bambino: anche in questo caso la famiglia ha diritto a richiedere e dunque ad ottenere l’incentivo per la natalità. Un discorso piuttosto ampio bisogna dedicarlo invece alla cittadinanza.

Chi ha diritto di ricevere il bonus bebè

Tutti i cittadini italiani hanno diritto a richiedere il bonus bebè ma anche coloro che risultano avere regolare cittadinanza in uno dei paesi membro dell’Unione Europea. I soggiornanti di lungo periodo con permesso di soggiorno in UE hanno ugualmente diritto al bonus, ma bisogna naturalmente ricordare che questo discorso è solo fatto in relazione alla cittadinanza, poiché per la residenza le cose cambiano. Difatti solo chi risiede in Italia e può dimostrarlo, può richiedere l’incentivo alla natalità.

Inoltre, il genitore o l’adottante deve dimostrare di convivere con il figlio. Il Comune di residenza deve essere lo stesso ed anche la dimora deve risultare identica. Da considerare che il bonus bebè viene erogato alle famiglie, ai nuclei familiari, mentre per categorie come ad esempio le ragazze madri, i genitori separati o i padri con a carico un figlio ci sono altri incentivi che però non coincidono con il bonus bebè, dedicato ad un altro tipo di nucleo.

Anche i genitori non coniugati o non conviventi possono richiedere il bonus bebè, mentre il reddito ISEE deve rientrare entro la fascia dei 25000 euro altrimenti la richiesta di incentivo non sarà approvata.