Il pignoramento è l’espropriazione coatta di beni del debitore, eseguita da parte di un ufficiale giudiziario, in seguito alla segnalazione da parte del creditore che lamenta il mancato adempimento degli obblighi del debitore.

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Quando avviene il pignoramento?

Avviene, quindi, quando i debiti sono scaduti e dunque il creditore può far eseguire il pignoramento dei suoi beni. Il creditore può agire con il pignoramento solo se sia in possesso di un documento che certifichi il suo diritto di credito, il cosiddetto titolo esecutivo.

Quindi, deve prima notificare il titolo esecutivo al debitore oltre che un altro atto, il precetto cioè l’invito al debitore a corrispondere entro massimo 20 giorni gli importi dovuti. Quando l’atto di pignoramento è stato già notificato, è molto difficile evitare questa procedura (nemmeno con la vendita o la donazione del bene): questo sarebbe, oltre che inefficace, anche pericoloso dal punto di vista penale.

L’unica strada percorribile è quella di fare opposizione al pignoramento: questa dovrà avvenire in Tribunale tramite il proprio avvocato.

Le contestazioni potranno essere:

di tipo formale, ovvero l’opposizione agli atti esecutivi e deve essere presentata entro massimo
20 giorni dalla notifica del pignoramento.

Questo avviene quando non si è mai ricevuta la notifica del titolo esecutivo o non c’è stata possibilità di
difendersi in una causa perché gli atti non sono mai stati notificati.

Di tipo sostanziale, cioè quelle che riguardano l’esistenza o la quantificazione del debito.

Per questo tipo di contestazione non esiste una scadenza ma è impossibile farla se i beni siano già stati
venduti all’asta.

È possibile evitare l’espropriazione coatta?

Se, invece, si vuole evitare il pignoramento prima della notifica del pignoramento, bisogna fare
attenzione perché tutti gli atti possono essere oggetto di revocatoria entro cinque anni da parte del
creditore. La soluzione più praticabile è quella di sottoscrivere delle polizze vita che non possano
essere pignorate: in questo modo i propri soldi non passeranno mai nelle tasche dei propri creditori.