Quando possiamo impugnare l’eredità? Talvolta, infatti, può capitare che non siamo d’accordo con il lascito testamentario e possiamo decidere di impugnare l’eredità. Quando avviene? Possiamo considerare di impugnare l’eredità in alcuni casi, avviando tre azioni giudiziarie, di cui vi parleremo di seguito.

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Quando impugnare l’eredità

Per esempio, possiamo annullare l’eredità con l’azione di riduzione. Quest’ultimo ci permette di ridurre una quota testamentaria di uno degli eredi. Oppure, possiamo avanzare un’azione volta alla dichiarazione di nullità. Infine, possiamo anche provvedere a una sentenza costitutiva di annullamento.

Possiamo impugnare l’eredità per molti motivi. Ad esempio, possiamo farlo per vizi di forma, come ad esempio richiedere l’olografia del documento. Oppure, possiamo impugnarlo in quanto ci sono degli errori oppure dolo. Inoltre, è possibile anche impugnare il testamento qualora il contenuto non rispettasse le leggi.

Cosa sapere sull’eredità

Non è sempre facile impugnare l’eredità, in quanto spesso si dà inizio a una lotta in famiglia. Tuttavia, se non ritenete giusto la suddivisione dei beni, ognuno di noi può impugnare il testamento in qualsiasi momento e assumere l’avvocato. Si avranno poi delle sedute per stabilire come ripartire i beni secondo quanto prevedono le leggi. Spesso, in termini di tempo, si traduce con molti anni di attesa.

In ogni caso, l’eredità talvolta può essere tassata. A riguardo, abbiamo deciso di lasciarvi qui di seguito come funzionano le tasse sull’eredità e in quali casi. Di seguito, vi lasciamo un piccolo appunto.

Se il denaro passa da padre e figlio e supera il milione di euro. L’aliquota ammonta a circa il 4%:
Se il denaro passa tra coniugi e supera il milione di euro. L’aliquota ammonta sempre a circa il 4% del totale;
Se il denaro passa tra fratelli e sorelle e supera la somma di 100mila euro. In questo caso l’aliquota ammonta a circa il 6%.