Con la Legge di Bilancio 2020, è entrata in vigore, dal primo gennaio, la web tax, l’imposta sui servizi digitali. Questa imposta si applica in tre ambiti:

pubblicità online;
fornitura di beni e servizi venduti su piattaforme digitali;
trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo di un’interfaccia digitale.

Table of Contents

Sono esclusi, invece, questi servizi digitali:

messa a disposizione di un’interfaccia digitale che abbia scopo esclusivo o principale di fornire agli utenti dell’interfaccia contenuti digitali, servizi di comunicazione e servizi di pagamento;
fornitura di servizi finanziari regolamentati da parte di entità finanziarie regolamentate;
cessione di dati da parte dei soggetti indicati nel punto precedente.

La web tax prevede un prelievo del 3% per i ricavi tassabili realizzati da quelle imprese, che forniscono servizi digitali, che abbiano ricavi superiori a 750 milioni di euro e un ammontare di ricavi derivanti da servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni di euro. Lo scopo della web tax è, dunque, quello di colpire i grandi colossi della digital economy e non i piccoli ecommerce o le piccole società che si appoggiano ai giganti statunitensi.

Nel mirino ci sono dunque i cosiddetti Gafa (i colossi della Silicon Valley) e cioè Google, Facebook e Amazon (per i business che riguardano la pubblicità) ma anche Alibaba e eBay.

Sono esclusi Spotify e Netflix

Sono esclusi Spotify e Netflix, in quanto l’imposta colpisce solo il B2B. Si prevede che lo Stato italiano incasserà dalla web tax circa 708 milioni di euro, già a partire dal 2020.

In realtà, questa cifra (comparsa nella relazione tecnica al decreto fiscale collegato alla manovra) appare ben troppo ottimista.

Infatti, confrontando la situazione dell’Italia con quella della Francia (il cui mercato digitale vale quasi il doppio di quello italiano), è evidente quanto sia poco verosimile un gettito da 708 milioni in Italia (considerando che in Francia ogni anno dalla web tax si realizza un gettito di circa 500 milioni di euro).