L’articolo 1 commi 1087-1089 della Legge di Bilancio 2021 ha introdotto il Bonus acqua potabile, una misura che ha l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori e bottiglie di plastica per acque destinate ad uso potabile.

Possono richiedere il Bonus acqua potabile:

persone fisiche non esercenti attività fisica
soggetti esercenti attività di impresa, arti e professioni
enti non commerciali (compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti)

Nello specifico, richiedendo il Bonus è possibile beneficiare di un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

filtraggio
mineralizzazione
raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare E290
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

Quindi il Bonus acqua potabile vale anche per i depuratori, in quanto sono un sistema di filtraggio dell’acqua.

Altre spese che permettono di usufruire del Bonus acqua potabile sono quelle che riguardano la sostituzione di vasi sanitari e di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia e nello specifico gli interventi che si riferiscono:

alla fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico (comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e dismissione dei sistemi preesistenti)
alla fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto (comprese le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio dei sistemi preesistenti)

Il requisito è che questi interventi vengano effettuati su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.