L’assegno unico è un contributo mensile che viene riconosciuto alle famiglie con figli a carico fino ai 21 anni e con figli disabili senza limiti di età. Possono richiederlo tutti coloro che siano residenti in Italia da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari.

Il richiedente dovrà possedere almeno uno di questi requisiti:

essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare
essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia (IRPEF)
essere residente e domiciliato, insieme con i figli a carico, in Italia per la durata del beneficio
essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata almeno biennale

Ma a quanto ammonta il sostegno?

L’importo dell’assegno unico varia in base alla condizione economica del nucleo familiare, tenendo conto dell’ISEE in corso di validità.

Infatti, per richiedere l’assegno unico, bisognerà presentare, insieme alla domanda, un ISEE compilato (questa è una misura introdotta per limitare il fenomeno dell’evasione fiscale).

Tuttavia l’assegno unico può essere richiesto anche in assenza di ISEE oppure con ISEE superiore a 40 mila euro.

Per quanto riguarda gli importi, per i figli minorenni si possono ottenere fino a 175 euro mentre per i figli maggiorenni (di età compresa tra i 18 e i 21 anni) si possono ottenere 85 euro mensili.

Questi sono gli importi che spettano a coloro che abbiano un ISEE inferiore a 15 mila euro.

Infatti, man mano che l’ISEE sale, diminuirà l’importo dell’assegno unico, fino a quando, raggiunti i 40 mila euro, non venga riconosciuto un importo pari a 50 euro al mese per figlio.

Infine, chi presenterà la domanda di assegno unico senza allegare l’ISEE, percepirà l’assegno unico nel minimo importo possibile.
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