I buoni pasto vengono concessi da molte aziende ai propri dipendenti e rappresentano un importo che viene caricato mensilmente per poter consumare un pasto sia presso ristoranti, bar, pizzerie convenzionate che per fare la spesa in alimentari, supermercati e negozi.

Questo benefit rappresenta per le aziende, per i titolari di partita IVA e ditte individuali sia un costo deducibile ai fini delle imposte dirette sia detraibile ai fini IVA.

Quindi in definitiva i buoni pasto si possono scaricare.

Per quanto riguarda i professionisti e le partite IVA, questi possono dedurre fino al 75% dei costi ai fini delle imposte dirette nel limite del 2% del fatturato e detrarre interamente l’IVA del 10%.

Inoltre va detto che, per i dipendenti, i buoni pasto non costituiscono reddito di lavoro dipendente e sono esenti da contributi fiscali e previdenziali.

Per i buoni pasto elettronici, la soglia di deducibilità è stata aumentata da 7 ad 8 euro; per quanto riguarda i buoni pasto cartacei, invece, la soglia di deducibilità è stata diminuita a 4 euro (nel caso in cui nei pressi della sede aziendale non ci siano servizi di ristorazione, l’importo massimo deducibile è di 5,29 euro).

Per quanto riguarda, invece, le aziende, i buoni pasto sono deducibili al 100% ai fini delle imposte dirette e permettono di detrarre interamente l’IVA al 4%.

Infine, per quanto riguarda i lavoratori autonomi, anche questi possono utilizzare i buoni pasto, che possono quindi essere scaricati.

Il lavoratore autonomo può acquistare i buoni pasto direttamente dall’azienda che li eroga e avere premura di conservare la ricevuta, senza dover richiedere la fattura.

Oltre al risparmio fiscale, i buoni pasto elettronici consentono anche un risparmio per quanto riguarda la consegna e la distribuzione.

Sono sufficienti solo 48 ore affinché sulla carta vengano caricati i buoni pasto elettronici e, in caso di smarrimento e furto, si potrà bloccare la carta.
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