Quando si ha intenzione di acquistare casa, è molto importante saper scegliere il tipo di mutuo.

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Questo si distingue in:

mutuo a tasso fisso, in questo caso la rata del mutuo è costante nel tempo, a prescindere dall’andamento del costo del denaro
mutuo a tasso variabile, in questo caso il calcolo degli interessi varia in base all’andamento del costo del denaro e in particolare dell’indice finanziario di riferimento (Euribor); questo è il tipo di tasso applicato in genere ai quei mutui che non hanno una scadenza molto ampia

Purtroppo la situazione storica attuale, segnata sia dagli effetti della pandemia da Coronavirus sia dalla guerra in Ucraina, si ripercuotono sulla situazione economica, quindi anche sui mutui.

Vediamo allora ora cosa conviene: tasso fisso o tasso variabile?

In Italia si sta attualmente assistendo ad un aumento del tasso fisso, che ha superato il 2% a marzo. A febbraio si attestava all’1,85% ma poi è schizzato ad oltre il 2% (2,01%).

Cosa significa questo?

Che ora, chiunque voglia acquistare una casa, dovrà spendere di più rispetto a quanto ad esempio succedeva un anno fa. Nonostante questo andamento del tasso fisso, rispondere alla domanda se sia più conveniente un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile, è difficile.

Infatti ci sono diversi fattori che entrano in gioco e che bisogna considerare nella scelta:

durata del mutuo (se è di breve durata, è preferibile optare per il mutuo a tasso variabile)
reddito familiare (se si ha una buona e stabile situazione economica familiare, si può optare per un mutuo a tasso fisso)
valore dei tassi di riferimento (che variano in base alla durata del mutuo)

ipotesi di rimborso (ciò vuol dire che se si sceglie un mutuo a tasso fisso, si può rimborsare il mutuo prima del tempo, se si hanno le disponibilità, senza dover attendere la scadenza)
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