Dopo il 31 dicembre 2018 i libretti al portatore non solo più utilizzabili. Tuttavia è possibile aprire un libretto di risparmio all’ufficio postale o tramite app Bancoposta o sul sito delle Poste, senza dover sostenere costi di apertura, di gestione e di chiusura.

L’unico costo da sostenere è un versamento iniziale di almeno 10 euro (chi apre il libretto postale tramite app può fare anche solo un bonifico di un euro).

Inoltre, se la giacenza media supera i 5000 euro, sarà dovuta l’imposta di bollo di 34,20 euro (inoltre si paga la tassa del 26% sugli interessi maturati).

I requisiti per poter aprire un libretto di risparmio sono:

avere almeno 18 anni
essere residente in Italia

Bisogna poi presentare un documento d’identità valido e il codice fiscale. All’atto dell’apertura, si può anche decidere se il libretto sarà nominativo o cointestato, cioè intestarlo a più persone.

A questo proposito si può optare per il libretto postale cointestato a firma congiunta o firma disgiunta: nel primo caso per prelevare serve l’autorizzazione e la firma di tutti gli intestatari; nel secondo caso tutti gli intestatari possono operare in maniera indipendente.

La scelta fra un tipo o l’altro di libretto postale è molto importante perché non può essere modificata.

Il libretto di risparmio non è più cartaceo ma si può gestire online dal portale delle Poste oppure da app Bancoposte. Questo permette di tenere sempre sotto controllo saldo e movimenti.

Inoltre consente di versare e prelevare contanti all’ufficio postale con carta libretto postale, e di accreditare la propria pensione in maniera conveniente perché non ci sono costi di gestione.

Esistono diverse tipologie di libretti postali: c’è quello ordinario (cioè la versione base) e poi quello smart che offre un tasso di interesse più alto e permette di ricevere anche bonifici provenienti da conto corrente bancario (purché l’intestatario del conto bancario sia lo stesso di quello del libretto postale).
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