Con il Decreto Crescita è stata introdotta una novità per quanto riguarda il pagamento delle tasse: i versamenti dei pagamenti, infatti, per alcune categorie di soggetti, non è avvenuto il primo luglio ma avverrà il 30 settembre 2019. La proroga interessa le imposte dirette, l’IRAP e l’IVA che scadono tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019 e si applica a tutte le attività economiche per le quali sono approvati i modelli ISA.

Proroga tasse, è possibile?

Nello specifico, si fa riferimento a:

coloro che esercitano, in forma di impresa o di lavoro autonomo, tali attività;
dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun ISA, dal relativo decreto ministeriale di approvazione.

Ciò a prescindere dalla effettiva applicazione di questi: proprio per questo, rientrano nella proroga anche altri regimi.

Ad esempio, i regimi minimi e forfettari oppure i regimi fiscali di vantaggio per l’imprenditoria giovanile, i lavoratori in mobilità, coloro che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfettari e chiunque dichiari altre cause di esclusione dall’ISA. Con la proroga, dunque, i pagamenti possono essere effettuati entro il 30 settembre 2019 e senza che venga applicata una maggiorazione dello 0,40%. A seconda dei soggetti interessati, la proroga può prevedere delle rateizzazioni per un massimo di 3 rate diverse.

Infatti, i soggetti titolari di partita IVA possono decidere di pagare la prima o unica rata il 30 settembre. Le altre rate possono essere pagate il 16 novembre o il 18 novembre. Per i soggetti non titolari di partita IVA, invece, il pagamento della prima o unica rata può avvenire il 30 settembre.

La seconda rata può essere pagata il 31 ottobre 2019 mentre la terza rata il 2 dicembre 2019. Chi non opta per la rateizzazione, può effettuare il versamento in un’unica soluzione.