Quando si vuole costituire una società all’estero, una delle scelte “critiche” è quella legata alla sede in cui farlo. Infatti, di solito, si tende a scegliere un Paese che sia più vantaggioso a livello burocratico e fiscale rispetto a quello in cui si vive.

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In Europa, secondo l’ART.49 del TFUE

In Europa, secondo l’ART.49 del TFUE vige la libertà di stabilimento, ovvero il diritto di trasferirsi in uno Stato membro europeo diverso da quello di origine per esercitare una qualsiasi attività economica non subordinata, alle stesse condizioni previste per i cittadini di quello Stato. Una delle prime valutazioni da fare prima di costituire una società all’estero lontano dall’Italia, è considerare quale strategia applicare: infatti, la costituzione di una società all’estero prevede un esborso di denaro significativo e i rischi sono “dietro l’angolo”.

E’ dunque consigliabile informarsi sulle pratiche burocratiche e i permessi necessari per costituire una società all’estero, prima di farlo. Inoltre, bisogna valutare quali opportunità può offrire il Paese su cui si voglia “scommettere” ed investire, in base agli investimenti da realizzare.

Un esempio può essere la costituzione di una società all’estero nel Regno Unito.

I vantaggi, fra gli altri, sono legati a:

rapidità di costituzione;
mancanza di capitale sociale minimo da versare;
mancanza di tassazione per i dividenti.

Un altro esempio di sede in cui costituire una società all’estero è la Svizzera:

la tassazione varia a seconda del cantone di insediamento (dal 12% al 22%);
le spese connesse alla società sono quasi tutte deducibili;
si possono scegliere forme societarie di persone e di capitali con un capitale minimo sociale da versare;
l’IVA è all’8%.

In generale, i Paesi in Europa in cui è più conveniente costituire una società all’estero sono: