Dal 15 gennaio, tutti gli appassionati alle videolottery vinceranno di meno per via della “tassa sulla fortuna” inserita nella Legge di Bilancio 2020. Se fino ad ora gli utenti versavano un prelievo del 12% sulle vincite superiori ai 500 euro (calcolato sulla parte eccedente), per il nuovo anno le cose cambiano. La domanda che però si fanno tutti è gli italiani spenderanno di più in questo 2020 oppure no? Quali saranno le misure adottate dal governo inserite nella legge di bilancio 2020?

Infatti, la tassa sulle vincite dei giocatori alle VLT (new slot e videolottery) passa al 20% per le vincite superiori ai 200 euro. La soglia di applicazione si abbassa da 500€ a 200€, mentre l’aliquota applicata passa, come detto, dal 12% al 20%.

Secondo le previsioni dello Stato, questa nuova tassazione nel 2020 garantirà 355,7 milioni di gettito in più e negli anni successivi 362 milioni. Queste sono le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2020 ma non solo: dal 1° marzo 2020 sono previste anche delle tasse più pesanti per i giochi numerici e le lotterie ad estrazione immediata.

Infatti, si applicherà una tassa al 20% sulle vincite superiori ai 500 euro per le lotterie come Win for life, Superenalotto e Gratta&Vinci. Secondo le stime del Governo, la tassazione su questi giochi garantirà un gettito di 44 milioni nel primo anno e 53 milioni negli anni successivi.

In definitiva, questo aumento nella tassazione dei giochi è stato previsto proprio per andare a compensare le mancate entrate dovute al rinvio della plastic tax e della sugar tax: ovviamente, in questo modo, uno dei settori più colpiti dalle tasse è proprio quello dei giochi.

L’aumento del prelievo sulle vincite è sicuramente un modo per abbassare la percentuale di vincita di un determinato gioco, facendo pagare ulteriori tasse al giocatore (che in questo modo potrebbe essere disincentivato a giocare) ma in realtà per risolvere il problema del gioco non basta aumentare le tasse.