Stando alla definizione dell’Agenzia delle Entrate, la pace fiscale “comprende una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi”.

Con l’insediamento del nuovo Governo di centro destra, diverse sono le proposte previste per la cosiddetta pace fiscale 2022.

Ma cosa significa per i contribuenti?

Significa che i contribuenti avranno modo di pagare in maniera agevolata le proprie cartelle esattoriali, regolando così la propria posizione nei confronti del Fisco. Tra le iniziative previste dal nuovo Governo ci sarebbe un maxi condono fino all’80% per i debiti di importo più basso.

In particolare, per i debiti fino a 1000 euro potrebbe arrivare subire la completa cancellazione della cartella esattoriale da parte del Fisco. Invece per le cartelle di importi fino a 3000 euro, potrebbe essere introdotto il saldo e stralcio fino all’80%: questo per favorire le persone più in difficoltà economica.

Mentre per le cartelle esattoriali di importo più elevato, invece, è probabile che dovrà avvenire il pagamento dell’intera imposta dovuta, con una maggiorazione pari al 5% in sostituzione di sanzioni e interessi, da rateizzare automaticamente in 10 anni.

Il saldo e stralcio spetta solo alle persone fisiche che abbiano determinati requisiti e cioè che siano considerati in “grave e comprovata situazione di difficoltà economica”, vale a dire coloro che:

abbiano un ISEE, riferito al proprio nucleo familiare, non superiore ai 20 mila euro
alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, abbiano già presentato la procedura di liquidazione.

Un’altra iniziativa del nuovo Governo dovrebbe essere la tregua fiscale per le situazioni che precedono la cartella esattoriale, con il pagamento di una sanzione forfettaria e la rateizzazione automatica delle somme dovute.

L’ipotesi è quella della formula 5+5, secondo cui i contribuenti avrebbero la possibilità di definire le imposte dovute pagando una sanzione forfettaria del 5% e con una rateizzazione automatica in 5 anni.
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