Un prestito infruttifero si realizza quando si vogliano prestare legalmente delle somme di denaro ad amici o parenti. Anche se si tratta di un prestito tra parenti ed amici, è consigliabile formalizzare il prestito secondo la legge attraverso un contratto di prestito o una scrittura privata che ha piena validità legale e le parti coinvolte stabiliscono la somma erogata, i tempi e le modalità di restituzione ed eventuali garanzie a tutela del creditore.
Infatti, è una forma di finanziamento a tutti gli effetti anche se non prevede che, alla restituzione della somma, vengano aggiunti degli interessi o delle maggiorazioni.
Per fare in modo che il prestito infruttifero sia legale, è necessario conservare tutta la documentazione che attesta i vari passaggi che sono stati effettuati per arrivare al prestito (dunque, la scrittura privata o il contratto). Così, in caso di accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, si potrà attestare che non si è trattato di antiriciclaggio o di altro reato.
Altre accortezze per fare in modo che un prestito infruttifero sia legale, sono che:
- l’erogazione deve essere esclusivamente occasionale e non deve essere svolta nei confronti del pubblico né in modo continuativo;
- il prestito deve avvenire in contanti (se non si superano i 3000 euro) attraverso una transazione tracciabile come un bonifico bancario (con relativa causale) e deve essere direttamente trasferito sul conto corrente del destinatario del prestito;
- il prestito deve prevedere un atto scritto (regolare contratto o scrittura privata) contenente tutte le informazioni sulle parti contraenti e sul prestito (nome, data di nascita, codice fiscale, scadenze, causale del prestito, eventuali penali nel caso di non restituzione, firme, data del prestito).
Non si deve confondere il prestito infruttifero con la donazione: infatti, per la donazione non sono previsti dei rimborsi ed inoltre la cifra deve essere necessariamente di bassa entità.
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