In Italia è sempre più difficile accedere al sistema previdenziale e sempre più persone (in Italia si stima che siano circa 8 milioni di cittadini) optano per una forma di previdenza integrativa, cioè quella dei fondi pensione.
Il fondo pensione
Il fondo pensione, dunque, non è altro che un tipo di pensione integrativa che affianca, in genere, la pensione erogata dallo Stato.
Un fondo pensione può essere sottoscritto da qualsiasi cittadino italiano che sia maggiorenne ed è consigliato per diverse tipologie di lavoratori: i dipendenti così come i liberi professionisti e gli autonomi ma anche i soci di cooperative, i cittadini titolari di redditi fuori dal lavoro o i familiari a carico.
Il lavoratore che sottoscrive un fondo pensione
Il lavoratore che sottoscrive un fondo pensione, in pratica, versa volontariamente, durante gli anni di lavoro, una quota dei propri guadagni, in modo da garantirsi una prestazione previdenziale aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria (a cui, ultimamente, è molto difficile accedere e il cui ammontare può essere, a volta, troppo ridotto per le esigenze della vita quotidiana).
Un fondo pensione, dunque, è un fondo di investimento che permette di entrare in possesso, in futuro, di una somma di denaro che permetta migliori condizioni di vita rispetto a quelle che si avrebbero con la sola pensione erogata dall’Inps. Si distinguono diverse tipologie di fondi pensione, in base a diversi criteri come il tipo di investimento che si vuole sostenere o il tipo di rendimento.
Infatti, si hanno:
- fondi pensione aperti, quelli sottoscrivibili presso istituti bancari e compagnie di assicurazione da qualsiasi lavoratore;
- fondi pensione chiusi, quelli che derivano da accordi tra aziende e sindacati e che possono dunque essere sottoscritti solo da alcune categorie di lavoratori;
- i piani individuali, che possono essere sottoscritti da ogni categoria di lavoratore ma che presentano caratteri molto simili a quelli previsti dalle assicurazioni sulla vita.
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